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Il ginocchio del saltatore anche detto “jumper’s Knee” è una sindrome a carico del compartimento anteriore del ginocchio.

Cos’è il “Ginocchio del saltatore”?

È una tendinopatia da sovraccarico funzionale che interessa gli atleti che sottopongono l’apparato estensore del ginocchio a intensi e ripetuti stress.

La pallavolo e Basket sono gli sport che registrano una maggior insorgenza di questa problematica, dovuto al continuo utilizzo dell’apparato estensore dell’arto inferiore in modo esplosivo (salti, scatti, cambi direzione, …)

Come e Quando si manifesta il dolore?

Il sintomo principale di questo patologia è il dolore nella zona inferiore del ginocchio al di sotto dell’apice della rotula.

L’evoluzione del problema si divide in quattro stadi:

  • STADIO 1= dolore all’inizio dell’attività, non condiziona la prestazione fisica
  • STADIO 2 = dolore all’inizio dell’attività, scompare con il riscaldamento per ricomparire dopo l’attività, condiziona la prestazione
  • STADIO 3 = dolore durante e dopo l’attività con limitazione del rendimento atletico
  • STADIO4 = rottura del tendine e impossibilitò di effettuare qualsiasi attività

Come diagnosticarlo e quali cause?

La diagnosi si ha con esami diagnostici (ecografia, risonanza) e con un esame obiettivo, ossia un colloquio diretto con l’atleta.

Come risolvere il problema?

Nella maggior parte dei casi in fase acuta la terapia consigliata è una di tipo conservativo, attraverso trattamenti e terapie volte a rimuove lo stato infiammatorio come: crioterapia, tecarterapia, terapia manuale; per quanto riguarda la parte attiva vengono consigliati in fase acuta esercizi in scarico per non sovraccaricare il ginocchio.

Un ottimo modo per mantenere attiva la muscolatura senza caricare il ginocchio è la camminata o corsa su alter G (in assenza di gravità).

In fase acuta è opportuno dosare il carico in modo da non portare ulteriore sovraccarico alle strutture.

Come prevenire il problema?

Fondamentale in questi atleti è la prevenzione, necessaria per evitare l’insorgere di questa patologia.

Per programmare un buon piano di prevenzione è opportuno affidarsi a specialisti competenti, in grado di effettuare una valutazione accurata dell’atleta e del gesto sportivo per capire le cause che possono portare all’insorgenza di questa infiammazione e per evitare alterazioni che potrebbero compromettere la salute dello sportivo.

Una buona valutazione dell’atleta ci permette di lavorare sulla postura del soggetto e sulla posizione del suo corpo durante il gesto tecnico.

Avere una buona postura e un buon controllo del proprio corpo nel movimento tecnico corrisponde a quello stato di equilibrio muscolare scheletrico che protegge le strutture portanti (in questo caso ginocchio) e evita una deformità progressiva del tendine.

Strumenti all’avanguardia come D-wall e Walker view permettono di valutare eventuali alterazioni biomeccaniche, scompensi nell’utilizzo degli arti inferiori e posture scorrette che comportano un sovraccarico del ginocchio.

 

Come viene valutato l’atleta?

La valutazione dell’atleta viene fatta tramite test del cammino, corsa e test sport specifici.

Questo tipo di valutazione ci permette di avere dei numeri sui quali programmare la parte più strutturata dell’allenamento ossia il programma di forza.

Quali esercizi consigliare?

Per evitare l’insorgenza di questa patologia (ma anche come prevenzione generale) è importante innanzitutto lavorare sui muscoli stabilizzatori del nostro corpo.

I muscoli stabilizzatori del nostro corpo sono tutti quei muscoli che permettono una costante protezione della colonna, si trovano nella parte centrale, core, del nostro corpo. Avere muscoli stabilizzatori forti è fondamentale per il mantenimento degli equilibri muscolari di tutto il corpo, un indebolimento di questi può provocare alterazioni su tutte le catene cinetiche, e creare eventuali squilibri e scompensi degli arti inferiori che possono portare quindi ad un sovraccarico di una gamba rispetto all’altra.

Avere una buona stabilità permette un adeguato controllo motorio sia in movimenti funzionali della vita quotidiana sia per la performance sportiva.

Un secondo aspetto importante su cui andare a lavorare è la stabilità del ginocchio, attraverso esercizi propriocettivi.

La ginnastica propriocettiva contribuisce alla presa di coscienza postulare, una ricerca della percezione segmentaria e globale del nostro corpo che cambia continuamente, ha come obbiettivo la riorganizzazione dell’atteggiamento corporeo in rapporto al suo ambiente, utile per un miglioramento del controllo neuromuscolare.

Indispensabile per ottenere una precisione nelle prestazioni sportive e per una perfetta coordinazione che prevede l’ottimizzazione della posizione nello spazio delle varie strutture muscolo tendine e legamentose implicate nel movimento.

L’ultimo fattore importante su cui lavorare è un buon grado di tonicità della muscolatura.

Il rinforzo muscolare è la parte più importante ma anche più delicata.

Si dovranno effettuare esercizi in progressione:

  • contrazioni isometriche
  • contrazioni concentriche
  • contrazioni eccentriche

La progressione del rinforzo va fatta non solo in base alle contrazioni ma anche in base al carico e numero di ripetizioni.

Si lavora prima su un rinforzo in scarico o con carichi leggeri e un numero alto di ripetizioni, per poi lavorare su un numero di ripetizioni minori con carichi più elevati.

Nel ginocchio del saltatore è opportuno creare un giusto equilibrio tra muscoli antagonisti e agonisti, bisogna evitare un sovraccarico del quadricipite (in molti si focalizzano solo su un rinforzo del vasto mediale).

Molte volte l’insorgenza di questa patologia è dovuta ad un debole grado di forza dei muscoli flessori della gamba e non tanto dell’apparato estensore, per questo è opportuno proporre esercizi di rinforzo dei muscoli ischio crurali.

È utile anche inserire come parte finale dell’allenamento il “release miofasciale” con forma roll, che contribuisce ad una riduzione delle tensioni che agiscono sui tendini e sulle zone di inserzione e migliora la sinergia del ciclo contrazione/decontrazione muscolare.

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